Ci sono cibi che quando si soffre con il colesterolo alto incidono particolarmente sui livelli che restano praticamente immutati o finiscono per aumentare notevolmente. Purtroppo, si tratta di un problema che ha un impatto di un certo peso sullo stile di vita di chi ci soffre, andando a modificare per forza di cose anche l’alimentazione, che diventa il primo punto forte su cui puntare per ridimensionare il problema, o almeno per provarci.
Ma cosa incide sull’aumento del colesterolo, almeno su quello cattivo? Gli alimenti sono sicuramente pochi rispetto a quelli che scatenano altre patologie, ma comunque molto comuni. E tra questi troviamo anche il prosciutto cotto: questo ha infatti delle conseguenze con cui bisogna fare i conti ogni giorno, e va limitato, se non addirittura in certe circostanze.
Gli insaccati: i nemici del colesterolo
Diciamo che a dare problemi incisivi sul colesterolo cattivo sono quegli insaccati che sono ricchi di grassi saturi, ma anche tutti quelli che contengono sodio a volontà per favorire e prolungare la conservazione, ma anche gli additivi. Ovviamente, il prosciutto cotto non fa parte di questi, ma il suo consumo va comunque limitato dalla presenza di alcuni elementi in particolare.
Il colesterolo, purtroppo, è un problema che in sé dà in realtà pochi disturbi; ma se tende a ingigantirsi con il protrarsi in particolare a causa della cattiva alimentazione, questo può davvero diventare un vero e proprio guaio, perché finirebbe per colpire il nostro organismo, causando problemi di tipo cardio- vascolare.
Le 4 conseguenze sul colesterolo quando si mangia prosciutto cotto
Gli insaccati, abbiamo detto, sono il male, ma non solo per il colesterolo. Fanno male, soprattutto perché spesso non si gestisce bene e con moderazione il loro consumo, pensando di poterli mangiare indiscriminatamente e senza darsi un limite. Ecco quali conseguenze si rischiano nel mangiare il prosciutto cotto in presenza di alti livelli colesterolo cattivo:
- aumenta il colesterolo LDL, quindi quello cattivo: a causa dei grassi saturi
- aumenta la pressione sanguigna: a causa del sodio
- infiamma: a causa della carne lavorata, come i salumi
- aumenta il rischio di malattie cardio-vascolari: come infarto e ictus
Alla luce di tutto ciò, il nostro consiglio è ridurre il consumo di prosciutto cotto a prescindere, per non dover fare i conti con problemi anche più gravi di quelli sopra elencati e che possono mettere a repentaglio la stessa vita della persona interessata dal colesterolo. Quindi, mangiare sì, ma con moderazione.
Infine, consulta un medico o un nutrizionista, presentando la vostra situazione, e quelle che sono le vostre problematiche connesse anche alla necessità di seguire una dieta specifica per affrontare le difficoltà collegate al consumo, in questo caso, del prosciutto cotto. Limitiamoci, ma non priviamoci mai di nulla. E cerchiamo di creare una dieta equilibrata dove si mangia tutto.