Chissà quante volte vi sarete chiesti se esiste un modo efficace per conservare il nostro pane, tanto quello preparato in casa quanto quello acquistato al panificio, il più a lungo possibile, evitando così di doverlo rimuovere anche il giorno dopo perché diventa troppo duro e si comincia a intravedere la formazione delle prime tracce di muffa.
Insomma, possiamo conservare in modo efficace il nostro pane, affinché lo compriamo magari una volta ogni tre giorni, tenendolo sempre in casa e avercelo come se fosse sempre fresco, magari averlo appena scaldato in forno? Sì, esiste un metodo e vi spiegheremo anche come riporlo dentro il frigorifero in modo tale che non cambi nemmeno la sua consistenza.
Il pane: fonte inesauribile di risorse
Nell’alimentazione di tutti i giorni, il pane ha acquistato con il passare dei millenni, un ruolo di grande protagonista della tavola. Utile per quanti non potevano permettersi di mangiare alimenti il costo nel passato era davvero ben oltre le proprie disponibilità economiche, il pane ha sempre rivestito il carico di nutrienti adeguati al fabbisogno giornaliero di quanti lavorano anche nei campi.
E quali sono tutti questi benefici? Intanto il pane, specie quello integrale, è una fonte certa di carboidrati, che se consumati nelle quantità corrette, senza quindi strafare, fornisce la giusta energia per la attività quotidiane. Inoltre, grazie alle fibre, il pane consente di digerire bene e dà un importante senso di sazietà che perdura molte ore dopo il suo consumo. Possiamo anche definirlo un alimento piuttosto versatile, potendolo consumare da solo o in accoppiata con qualunque altro alimento (non dimenticate le scarpette nei sughetti!).
Ma come conservare il pane efficacemente?
Il problema principale del pane è che tende spesso ad andare a male facilmente. Questo è legato alla sua composizione: la presenza di farina e del lievito favoriscono, soprattutto quando è sottoposto a sollecitazioni esterne quali umidità e aria, al proliferare di germi e batteri, patogeni per lo più, che portano alla formazione, per esempio, della muffa. Ma come possiamo evitare tutto ciò? Ve lo diciamo noi:
- riponi il tuo pane dentro un sacchetto di carta
- puoi conservare in frigorifero per intero, oppure optare per il congelamento a fette dentro il freezer
- in nessuno dei due modi si altererà la sua composizione
- unico neo: serve una riscaldata prima di consumarlo
Insomma, poterlo conservare in frigorifero per qualche giorno lo mantiene per lo più morbido, ma in caso di pane fatto in casa la scelta di surgelarlo è ottima e si presta a poterlo riutilizzare ogni volta che si vuole, senza avere importanti variazioni a livello di composizione, di forma o di struttura. Anzi, basterà scongelarlo appena e metterlo in forno per avere una consistenza anche più croccante.
Ricorda che però una volta scongelato il pane non potrà più essere ricongelato; per cui andrà consumato nell’immediato, magari entro poche ore dallo scongelamento per evitare che intanto gli agenti patogeni agiscano e comincino a diffondersi sulla superficie del pane e poi all’interno stesso. Il pane resta comunque uno degli alimenti più ricercati e più usati, anche all’interno di regimi alimentari destinati alla dieta.