Come lucidare l’argento: ecco i tre consigli dell’esperto

Si tratta di uno dei metalli nobili più preziosi e più antichi utilizzati dall’umanità, rinomato per la sua bellezza, la brillantezza, duttilità e versatilità. Per secoli è stato impiegato in diversi ambiti, dalla gioielleria alla produzione di monete, oggetti decorativi (come piatti, anfore, vasi) e in ambiti scientifici più di recente, grazie alle sue particolari proprietà, quali ad esempio l’alta conducibilità.

Purtroppo, però, l’argento è un materiale molto reattivo e quindi tende ad ossidarsi nel tempo, perdendo in questo modo la sua lucentezza e sviluppando una patina scura sulla superficie che ne oscura il fascino. Ma perchè avviene questa reazione? Semplice, a causa del contatto con zolfo o composti a base di zolfo, presenti sia nell’aria su altre superfici, o ozono. In effetti non è propriamente l’ossigeno il problema, contrariamente a quanto si creda.

Come lucidare l’argento?

Esistono in commercio diversi prodotti specifici per questa operazione: dalle creme agli spray sino ai panni impregnati di soluzioni chimiche per la lucidatura di questo metallo. Si tratta di prodotti creati da hoc e dunque sicuri, perchè regolamentati da severe norme a livello europeo, e di facile utilizzo, il più delle volte in grado di eliminare anche le macchie più resistenti. Risulta fondamentale, in ogni caso, seguire le istruzioni del produttore in modo da evitare rischi per la nostra salute o per l’oggetto da pulire.

Oltre i suddetti metodi, è poi possibile affidarsi alla scienza che ci viene in aiuto con un metodo davvero semplice, economico ed efficace; alluminio e bicarbonato. Si tratta di sfruttare la reazione chimica tra questi due elementi quando immersi in acqua bollente. Si tratta di un processo noto come riduzione elettrochimica in cui l’ossido d’argento, una volta immerso insieme agli altri elementi, si trasforma in argento puro.

Prevenire è meglio che curare

Chiaramente è sempre meglio prevenire piuttosto che avere a che fare con lunghe sessioni di strofinatura. E uno dei metodi più efficaci per prevenire l’ossidazione del nostro argento è quello di conservarli, quando non dobbiamo utilizzarli, in un luogo asciutto, avvolti in panni anti-tarnish. Così facendo potrete ridurre considerevolmente l’esposizione a elementi potenzialmente dannosi che andrebbero a accelerare il processo di ossidazione. Se avete dell’argenteria da cucina come:

  • Posate
  • Brocche
  • Bicchieri
  • Piatti
  • Zuppiere

Evitate il contatto prolungato con alimenti acidi o salati; una volta utilizzati, lavateli e asciugateli il prima possibile. Se disponete di oggetti di un certo valore, sia economico che, magari, storico (pezzi antichi) potrete decidere di affidarvi ad un esperto del settore. Restauratori esperti, infatti, sapranno aiutarvi a riportarli al loro vecchio splendore senza comprometterli in alcun modo, poichè c’è sempre la possibilità, con il fai da te, di rischiare di fare qualche danno, piccolo o grande che sia.

Oggi l’argento rimane uno dei materiali più quotati anche nell’ambito dell’investimento poichè, insieme all’oro, continua ad affascinare e soprattutto è diventato importante nell’uso medico, chimico ed elettronico. Rimane uno dei metalli maggiormante utilizzati per quanto riguarda la produzione di batterie a lunga durata, quali argento-zinco o argento-cadmio, per creare contatti ad elevata conduttività, come quelli delle tastiere, e in lega con altri metalli non tossici in ambito odontoiatrico.

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