Vecchie Lire con Maria Montessori: ecco quanto possono valere

Quali sono le lire con Maria Montessori maggiormente interessanti dal punto di vista collezionistico e monetario? La risposta è decisamente sorprendente, in quanto molti non considerano queste banconote corrispondenti alle vecchie 1000 lire italiane come interessanti perchè nella maggior parte dei casi non si tratta di pezzi rari, anzi sono ancora facili da trovare.

Ma anche le lire con la signora Montessori ben riconoscibile su uno dei lati possono rivelarsi molto interessanti sotto vari punti di vista, uno su tutti quello del fattore storico, pur non essendo emissioni antiche, e diffuse per poco più di una decina di anni, diverse tipologie contengono esemplari molto interessanti che possono portarci un interessante guadagno.

Vecchie lire italiane

Perchè le lire con Maria Montessori sono così importanti? Non solo perchè hanno costituito le ultime 1000 lire, ma anche perchè a causa del loro contesto storico in poco tempo, già negli ultimi anni della lira italiana, identificano qualcosa di assolutamente simbolico un po’ di tutta la valuta. Se mille lire nel corso del 20° secolo hanno avuto un valore anche importante, così non è stato nelle ultime fasi della lira.

Da un vero e proprio stipendio invidiabile ad una banconota di piccolo taglio, le 1000 lire Montessori identificano il processo di cambiamento delle lire, che inevitabilmente, soprattutto per chi ha una memoria concettuale attiva di queste banconote, non può che trarre una forma di effetto nostalgia. Ma dal punto di vista economico, quanto possono valere oggi?

Quanto valgono?

La risposta è “dipende”: la maggior parte dei pezzi vale poco, difficile ottenere oltre 20-30 euro anche per un pezzo davvero in eccellente stato di conservazione, ma non tutti glie esemplari sono uguali come vedremo tra pochissimo. Questo è evidente anche dalla presenza effettiva di pezzi segnalati da particolari codici di serie, ossia i seriali:

  • La prima serie che è riconoscibile dalla doppia “A” all’inizio ed una A finale del 1990 valgono fino a 100 euro
  • I pezzi della serie sostitutiva sono quelli che iniziano per X e sono tutti più interessanti degli altri

Le sostitutive sono tutte quelle banconote che semplicemente parlando sono state ideate dal Poligrafico e Zecca di Stato per prendere il posto di tutti quegli esemplari di banconote oramai troppo consumati ed usurati per essere continuati nella circolazione. La loro rarità quindi li porta ad essere difficili da trovare rispetto alla serie tradizionale.

Il valore si aggira tra i 100 euro per un esemplare in ottimo stato che termina con un A ed inizia con una X, fino a pezzi che se in Fior di Stampa (la miglior condizione possibile) possono valere fino a 250 euro, come ad esempio i pezzi che iniziano con XA, XB, XC e via discorrendo. I pezzi con XH e HF sono ancora più rari, stampati negli ultimi anni e possono valere fino a 350 euro.

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